La sitografia, un aiuto accessibile all’ipertesto

Ho letto oggi l’interessante articolo di Alessandro relativo alla generazione automatica di una sitografia su un contenuto web già pubblicato. L’operazione resa possibile da Alessandro è interessante perché permette di aiutare l’autore a generare contenuti accessibili diminuendo il carico di lavoro necessario.

Infatti una sitografia, se necessaria, potrebbe essere creata autonomamente dall’autore, così come normalmente crea i link all’interno del proprio testo, ma con questa procedura server-side questo lavoro è svolto automaticamente dallo script installato sul server.

L’idea di Alessandro è quindi vincente dal punto di vista dell’accessibilità non soltanto perché aiuta il lettore a non perdere dei contenuti in fase di stampa, ma anche perché aiuta l’autore a generare dei contenuti più accessibili.

La riflessione che volevo fare però è legata al concetto stesso di sitografica, e cioè alla possibilità che i link necessari alla comprensione del testo non siano solo immersi nel testo stesso ma ricapitolati a fondo pagina.
A prima vista sembrerebbe una inutile ridondanza di contenuti ma talvolta potrebbe essere una utilissima disposizione dei link per non disorientare l’utente durante la lettura di un documento.
I documenti cosparsi di link sono da sempre l’essenza del web, infatti fin dagli albori dell’HTML, la possibilità di rendere le parole cliccabili generando quello che allora venne definito ipertesto fu una trasformazione del modo di fruire dei contenuti di cui difficilmente oggi si potrebbe fare a meno.

Tuttavia assistiamo spesso a un abuso di tale tecnica che potrebbe disorientare il lettore e condurlo (seguendo i link) verso altri contenuti di cui potrebbe non aver bisogno.
Un esempio dell’abuso (o presunto abuso) di tale tecnica è senz’altro l’enciclopedia libera Wikipedia dove nei contenuti si possono trovare sempre decine di link, spesso non proprio determinanti per la comprensione del testo.
E’ chiaro che su questi temi non possono esistere delle disposizioni di accessibilità certe e immutabili, pertanto una corretta gestione dei contenuti fa parte del corredo professionale degli autori.

 

 

 

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Nuovo governo, editoria e innovazione tecnologica

Il precedente governo Berlusconi ci aveva lasciato con un ministero dell’innovazione tenologica affidato a Lucio Stanca, veccio dirigente della IBM, il cui operato non ha certo lasciato un segno indelebile, se si esclude la famosa Legge Stanca sull’accessibilità dei siti web, da tutti considerata una buona base di partenza ma poco più.

Col governo Prodi, la nomina di un ministro Blogger come ministro delle Telecomunicazioni aveva aperto i cuori del popolo di internet, nella speranza che le istanze della rete potessero finalmente finire nelle stanze dei bottoni, ma Gentiloni ha subito dimostrato tutta l’incapacita della nostra politica su questi temi. Ricorderete senz’altro la storia dell’incredibile disegno di legge sull’editoria che il ministro dichiarò di non aver letto!.

Ora arriva il nuovo governo Berlusconi, e non c’è voluto tanto per capire che di editoria e innovazione tecnologia non c’è nemmeno l’ombra nell’esecutivo.

Oggi, su questo tema, Massimo Mantellini pubblica un articolo su Punto Informatico davvero interessante (e divertente). Mi raccomando, non perdetelo.

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Premio Barzini in diretta web

Come avrete avuto modo di vedere dall’articolo di www.orvietonews.it sabato 10 maggio 2008 il Premio giornalistico “Luigi Barzini” si potrà seguire in diretta web.

Sono molto contento che gli organizzatori dell’evento abbiano voluto affidare alla nostra azienda l’incarico di effettuare questo servizio di streaming live, non soltanto per l’incarico in se stesso, quanto perché mi fa piacere contribuire ai processi di rinnovamento dell’informazione e della comunicazione più in generale che di tanto in tanto prendono forma.

Il Premio giornalistico intitolato a Luigi Barzini per troppi anni era rimasto ancorato alla figura classica dell’inviato speciale, praticamente ignorando le radicali trasformazioni che le dinamiche dell’informazione hanno subito negli ultimi anni, soprattutto con l’invasione (imprevista) del campo da parte di internet.

Finalmente quest’anno la svolta. Per la mattinata del 10 maggio è stato organizzata una conferenza a cui parteciperà un ospite d’eccezione, Carlo Revelli, dell’agenzia di stampa francese www.agoravox.fr, vero successo di quel giornalismo partecipativo tanto spesso osannato sulla rete, ma anche tanto spesso denigrato soprattutto dai mezzi di informazione tradizionali.

Giornalismo partecipativo, trasparenza e libertà di informazione, questo il titolo del suo intervento, niente di più interessante nei giorni del post-pubblicazione online delle denunce dei redditi degli italiani.,

L’impronta innovativa non è soltanto nel contenuto, ma anche nella formula. Infatti come dicevo l’evento si potrà anche seguire online in diretta web dal sito del Centro Studi www.uniorvieto.org e durante il talk-show saranno effettuati dei collegamenti da sedi remote (Urbino, Napoli, Cuneo).

In questi giorni ho partecipato al duro lavoro dei test e della programmazione (non solo informatica ma anche organizzativa) e tutto sembra a posto, e devo dire che la competenza informatica di Alessandro Scoscia è stata come al solito ai massimi livelli.

L’appuntamento ora è per sabato mattina.

Speriamo che tutto proceda per il meglio e che i potenti mezzi delle dorsali internet italiane siano efficienti e meravigliose così come gli spot pubblicitari ce li mostrano ogni giorno.

L’appuntamento con i resoconti e con i commenti è per domenica prossima su questo blog.

 

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