Punto Informatico che la regione Sardegna ha siglato un accordo con Telecom Italia per portare entro un anno l’ADSL in cento comuni svantaggiati.
ADSL normale niente Wireless.
Un
plauso alla regione che non è stata a sentire troppo le varie promesse
di connettività di altro tipo obbligando di fatto Telecom a fare quello
che, a mio avviso, avrebbe dovuto fare in tutta Italia: portare l’ADSL
sul 100% del territorio (magari risparmiando sul budget per gli spot
pubblicitari).
Qui in Umbria la situazione non è davvero rosea.
Una stragrande maggioranza dei comuni minori è priva di connessioni
veloci e a due anni dai Colloqui di Montegabbione non c’è stato alcun cambiamento.
Speriamo
che la Presidente (o Governatora come mi sembra si dica) Lorenzetti
metta in campo tutta la sua autorevolezza per fare qualcosa, magari
seguendo proprio il collega sardo.
Di parole ne abbiamo sentite tante.
Vediamo se prima o poi qualcuno passerà ai fatti.
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Categoria: Web
Computer a scuola? Ci mancavano solo gli americani!
Addirittura qualche organizzazione scolastica avrebbe deciso di tagliare i fondi per l’informatica.
Ecco, questo tipo di notizie, lette e riportate con superficialità sono un atto irresponsabile.
Già
mi immagino la schiera di docenti che ancora non hanno saputo
convertirsi all’uso del PC (e voci più o meno ufficiali dicono che in
Italia sono davvero tantissimi) che esultano con una frase tipo –
L’avevo detto che quel coso fa solo male ai ragazzi -.
Ma cerchiamo di collocare tutto nel proprio contesto.
Quello
studio è condotto su gruppi di ragazzi che hanno un computer portatile
sotto il banco. Sempre disponibile. Hanno una connessione internet
sempre attiva. Ogni tipo di software installato e utilizzano il PC per
tutte le lezioni.
Ce l’avete presente invece quale sia la
situazione dell’informatica a scuola in Italia? Non fatevi ingannare da
chi vi dice che ormai tutti gli istituti hanno i computer. Non
significa proprio niente e poi non è affatto vero.
Avere i computer
non significa che se ne fa un uso corretto. Per esempio sostengo da
anni che il primo disastro per l’utilizzo dell’informatica a scuola è
stato fatto con le aule di informatica. E’ quasi un paradosso ma è
proprio così.
L’aula di informatica è stata così assimilata alla
palestra, dove ci si va per fare una certa cosa separatamente a tutto
il resto del percorso didattico.
L’informatica invece deve essere presente in aula esattamente come la lavagna, il banco e l’insegnante.
Il
progetto di Negroponte si chiama One Laptop per Child (un portatile per
ogni bambino). Noi non siamo riusciti neanche ad avere un portatile per
ogni insegnante e neanche un portatile per ogni classe!! Figuratevi un
po’ se l’informatica a scuola in Italia può essere dannosa.
Insomma
non facciamo come al solito che prendiamo dagli altri solo le cose
negative. Cerchiamo di vedere le cose come realmente stanno.
Questo è l’articolo scritto dal Corriere della Sera
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Smettiamola di fare parcheggi
In
realtà non è una provocazione perché ha anche spiegato che nell’ultima
sua opera (mi sembra una specie di grattacelo al centro di Londra) ci
sono 47 posti auto per un’affluenza di circa 6000 persone.
Ovviamente i posti auto sono solo per i disabili.
Ma questo è anche quello che va predicando Beppe Grillo da una vita: non abbiamo bisogno di automobili, ma di movimento.
I parcheggi servono solo a attirare in centro le automobili, non le persone, che notoriamente viaggiano una per mezzo.
Dovremmo sforzarci di pensare a come portare in centro le persone, non le automobili.
Esempio:
io tutti i giorni prendo l’automobile per fare 3 km e parcheggiarla al
Campo della Fiera; costo 280 euro annuali di parcheggio più usura
macchina, ho fatto i conti al volo ma penso che non può essere meno di
circa 400 euro annuali. Totale: circa 700 euro annuali.
L’abbonamento dell’autobus che passa sotto casa mia costa 288 euro annuali, e basta.
Risparmierei
addirittura 400 euro all’anno, non occuperei inutilmente un posto nel
parcheggio, non intaserei la strada per 4 volte al giorno e inquinerei
sicuramente di meno.
Non posso farlo perché l’autobus sotto casa
mia ci passa, bene che vada, uno ogni ora. L’ultima possibilità per
tornare a casa la sera è prendere l’autobus alle 19,10.
E non posso certo lamentarmi con l’ATC. In moltissime ore del giorno gli autobus viaggiano praticamente vuoti.
Ma forse non ci sono persone che devo andare in centro tutti i giorni?
Assolutamente no, mi sembra che dalle ultime rilevazioni ogni giorno salgono in centro qualcosa come 5 o 6mila automobili.
Comunque,
capisco che è un cane che si morde la coda: non si possono aumentare le
corse degli autobus perché non ci sono persone che lo prendono e non ci
sono persone che prendono l’autobus perché uno ogni ora è davvero
incredibilmente poco.
Capisco anche che non servirebbe a niente
incrementare i servizi pubblici del 10%. Bisognerebbe incrementarli del
200% e i costi sarebbero enormi.
Enormi? Pensiamoci bene.
Smettiamo di fare parcheggi. Compriamo gli autobus!
Penso
che Gaber se potesse aggiungere un pezzettino alla sua famosa canzone
“Destra Sinistra” direbbe che l’automobile parcheggiata in centro è di
destra e il mezzo pubblico è di sinistra.
Per chi non la conosce, il ritornello della canzone dice anche: che cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
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Ancora innovazione su www.orvietonews.it

Da oggi con l’introduzione dei commenti e soprattutto dell’indice di gradimento alle notizie inizia una nuova fase di partecipazione degli utenti di www.orvietonews.it.
L’indice di gradimento è un valore espresso dai singoli visitatori che
cliccando sulle stelline esprimono il proprio parere sul tema trattato
da ogni singola notizia. L’accensione delle stelline corrisponde al
valore medio del gradimento espresso dagli utenti.
Questa applicazione, tipica della nuovo web partecipativo (definito spesso web2.0) è un’autentica novità per i giornali online. Credo che www.orvietonews.it sia l’unico giornale online d’Italia a dotarsi di questo tipo di applicazione (almeno tra quelli che conosciamo).
L’uso
del sistema di indicazione del gradimento è estremamente facile e
rapido. Il click sulle stelline non richiede un ricaricamento della
pagina perché utilizza una particolare tecnica web denominata AJAX, che
permette di effettuare le operazioni richieste ricaricando soltanto
l’area delle stelline stesse.
Già con l’introduzione dei blog
avevamo un po’ anticipato i tempi rispetto agli altri giornali online.
Anche in quel caso fummo tra i primi (o forse i primi in assoluto) a
dotare un giornale online di una piattaforma di blogging.
Questa
modalità di partecipazione non è stata molto seguita dai nostri
lettori, neanche da quelli che in realtà dovrebbero essere molto
attenti alla propria immagine e alla propria visibilità, come per
esempio i politici.
Nei giorni scorsi poi ci sono stati alcuni utenti davvero poco svegli che hanno abusato della libertà di pubblicazione dei commenti sui blog credendo di nascondersi dietro l’apparente anonimato di quella operazione. Dico apparente perché
è evidente che ogni operazione è registrata e un eventuale indagine
della magistratura potrà condurre facilmente all’autore del commento.
Sinceramente
rimango davvero sconcertato da queste operazioni infantili anche
perché, a mio avviso, gli autori non sono affatto degli sprovveduti e
dovrebbero sapere benissimo che i reati sul web sono davvero facili da
perseguire.
Comunque, abbiamo preso la decisione di sospendere la pubblicazione libera dei blog
di www.orvietoblog.it sulla homepage di orvietonews nella sezione “Le
Nuvole” e di portare rapidamente a conclusione lo sviluppo della
piattaforma che permette di inserire i commenti moderati alle notizie.
Purtroppo
la piattaforma di blogging da noi utilizzata (LifeType) non permette la
moderazione dei commenti e neanche un aggiornamento a versioni
successive. E’ per questo che stiamo pensando di abbandonarla.
Ci dispiace per i blog già aperti (anche il mio per esempio!!) ma
crediamo che trascinarci ancora dietro una piattaforma così strutturata
sia un inutile perdita di tempo anche per il futuro.
Magari, tempo e fondi permettendo, metteremo in piedi in futuro una struttura autoprodotta. Vedremo.
Per ora anche il mio nuovo blog è questo.
Alla prossima!