Il primo diceva con voce abbastanza sostenuta: “L’ho letto sul Corriere”.
E l’altro, abbastanza incredulo, stava mettendo in dubbio la notizia fornita dall’amico.
Mentre incrociavo i due non ho avuto il tempo di capire l’argomento della discussione, ma mentre volavano nell’aria vari “ma si, ma no, ma ti ho detto di si, ma non ci credo…” eccetera ho avuto il tempo necessario per stupirmi del fatto che alle 8,15 di una fredda mattina di fine gennaio due persone si scaldassero così tanto per un argomento letto sul Corriere….
… Corriere della Sera?
… Corriere dell’Umbria?
ma certo che no!!! L’ultima frase che è giunta alle mie orecchie è stata: “ma si, sul Corriere dello Sport!!”
Un piccolo fatto per una piccola considerazione.
Se in questo paese i lettori dei quotidiani sono gli stessi di 50 anni fa, se gli unici argomenti che appassionano sono quelli dei quotidiani sportivi, se la credibilità delle informazioni che ci provengono dalla televisione è sempre più in discussione, ci si chiede ancora perché, al di fuori di internet, internet sia sempre descritto come un mostro oscuro dove ci si può incontrare soltanto con virus, filmati osceni e truffe sulle carte di credito?
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