Svolta epocale per i media?

A dire il vero mi ero perso questo post di Luca De Biase sul tema media/telecomunicazioni/concorrenza. Vi consiglio di leggerlo.

Ed è proprio verso la proposta che segnalavo qualche giorno fa, di dividere la Telecom Italia che fornisce la rete telefonica, dalla Telecom Italia che invece sottoscrive i contratti che si muovono i ragionamenti di Luca de Biase.

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repubblica.it cambia pelle, ma che fatica!

E di sconti non ne sono stati fatti neanche a uno dei più visti e conosciuti siti internet d’Italia, www.repubblica.it, che nei giorni scorsi ha cambiato la sua veste grafica.

Molti forum online si sono riempiti di post sull’argomento, ed ovviamente non sono mancati apprezzamenti, ma soprattutto critiche. Leggete questo thread per farvi un’idea di quante cose si sono dette.

Una cosa è certa, il web mi piace proprio per questo. Niente passa inosservato e tutto e tutti sono esposti al giudizio altrui. Niente a che vedere con gli altri mezzi di informazione: se non ti piace una TV non ti rimane che cambiare canale, se non ti piace un giornale non ti rimane che non comprarlo. Se non ti piace un sito internet non solo puoi non cliccarlo, ma puoi andare sul tuo sito, sul tuo blog, sul blog di un’altro, in un forum o in una chat e raccontare a tutti quali sono le tue considerazioni.

Le mie considerazioni sul www.repubblica.it? Da un certo punto di vista mi sembra non male, nel senso che ho visto di peggio.
Certo, se penso che è il più visto sito internet d’Italia non posso che dire “si poteva fare di meglio!”. Penso che avendo a disposizione gli stessi mezzi tecnologici e le stesse risorse umane (e gli stessi tempi di sviluppo) si poteva progettare un qualcosa di più innovativo.

Di solito si decide di rifare un sito web quando si vuole introdurre un qualcosa di nuovo, una nuova risorsa, una nuova tecnologia, un nuovo concetto di navigazione. Al di là degli aspetti tecnici che dovevano essere curati in altro modo, ritengo che la nuova veste di repubblica.it non abbia portato niente di nuovo al sito stesso (tant’è che le pagine interne non sono neanche state modificate) e quindi è semplicemente un restyling grafico che sinceramente lascia il tempo che trova.

Insomma, mi sembra un grande lavoro, ma che fatica a capirlo!

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Navigare da bambini

http://www.ilnocchiero.it (motore di ricerca) http://www.minorinrete.org (portale informativo per genitori ed educatori)

Mi permetto di segnalare un altro paio di risorse interessanti per la navigazione sicura.

http://www.baol.it (altro motore di ricerca per bambini)

http://www.lagirandola.it (portale per bambini e motore di ricerca)


Ultima raccomandazione ai genitori come me (ed anche agli educatori): ricordatevi sempre che internet non è un gioco. Non lasciate che qualcun altro al posto vostro garantisca l’idoneità o meno di un sito. Controllate sempre di persona.

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Non comprate software, collegatevi a internet!

sostituite da servizi.

Il concetto è chiaro, non più software ma servizi (gratuiti) online.

Insomma, per scrivere una lettera o per fare una tabella di calcolo non si dovrà più installare sul proprio PC un software, ma si potrà semplicemente accedere ad uno dei servizi che Google (o altri) metterà a disposizione e si avrà un ambiente di lavoro praticamente identico.

Qual’è il limite di questa tecnologia? Soltanto uno, la connessione.
Se un giorno il mondo potesse essere alwais on il problema sarebbe già risolto, ma che tristezza vedere tutti questi sviluppi della tecnologia nella consapevolezza che circa il 50% della nostra popolazione (orvietana) non ha ancora una connessione internet che si rispetti.

Spero che qualcosa si smuova nelle nostre istituzioni e si pensi realmente che la diffuzione delle connessioni a banda larga non possano più essere gestiti in modalità business come attualmente fa il gestore unico Telecom.

La banda larga è ormai un servizio di pubblica utilità con risvolti sociali (ed economici) importantissimi e non può essere gestita soltanto nell’ottica del business di chi la gestisce.

Per avere un’idea del servizio di cui parlavo provate a collegarvi a questo indirizzo

http://codinginparadise.org/projects/dojo_storage…

vi accorgerete quali potenzialità la rete vi offre, se solo qualcuno riuscisse a portarla nelle vostre case in tempi e prezzi decenti.

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