Eccomi qua a scrivere il resoconto di questa missione annuale a SMAU.
La prima considerazione è che (per fortuna) non esistono più gli SMAU di una volta, quelli di fine secolo scorso dove lo show era la parola d’ordine e gli stand erano più un’opportunità di svago che di business.
Quello che rimane è una fiera che si concentra solo sulle proposte business degli operatori e che diventa un momento di formazione importante attraverso i workshop a cui tutti possono assistere.
Dal mio punto di vista ritorno a casa con diversi elementi positivi. In primo luogo sono molto soddisfatto della riuscita del mio workshop, che ha visto la partecipazione di un numero elevato di persone, soprattutto in considerazione dell’argomento trattato, l’accessibilità vista lato business.
Sono contento poi di aver trovato il gruppo di cui faccio parte, quello di IWA-HWG, davvero ai vertici della conoscenza del web in tutte le sue forme, dalla progettazione alla grafica, dai contenuti multimediali alle questioni legali, un gruppo di persone davvero preparate con le quali è stato interessantissimo confrontarsi.
C’è poi l’aspetto dei contatti business, anche se, come diceva in fiera scherzosamente Roberto Ellero, a fronte di tante manifestazioni di interesse e a un incessante scambio di biglietti da visita, sarà difficile che queste azioni si trasformino in veri contatti business. Ma queste sono forse le logiche naturali di eventi di questo genere; se son rose fioriranno.
Ultima considerazione è riservata una frase che mi è stata detta al termine del mio workshop. Un professionista che ha già sviluppato siti internet accessibili per la pubblica amministrazione mi ha detto che le tesi che ho sostenuto durante il mio intervento gli hanno aperto un mondo, e che l’hanno portato a riflettere in un modo nuovo sui temi dell’accessibilità e del business. Ecco, quando si riesce a trasmettere qualcosa ai propri interlocutori la soddisfazione è davvero grande.
Per chi fosse interessato a questo indirizzo ci sono le slides del mio intervento.
Invece qui c’è un momento durante l’evento nello stand IWA girato da Roberto Ellero.
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