Ieri sera alla festa dell’Unità a Orvieto ho ascoltato con interesse il dibattito sull’argomento “INNOVAZIONE, SAPERE, CULTURA”.
Devo
dire di essere molto d’accordo con un passaggio significativo
dell’assessore del comune di Orvieto Pirkko Peltonen quando ha detto
che l’innovazione per un territorio non è la semplice sommatoria delle
punte di eccellenza imprenditoriali.
E’ davvero riduttivo e ingenuo pensare questo.
Quello è l’ammodernamento che ogni azienda ha sempre dovuto fare per stare sul mercato, ma non è cosa di oggi.
Penso
che sia un processo che esiste da quando esiste il concetto di azienda
moderna. Progettare, costruire, inventare, ricercare, brevettare.
Oggi ci si deve preoccupare (e se ne deve preoccupare in primo luogo la politica) di creare le condizioni affinché i processi innovativi coinvolgano non soltanto le aziende, ma ogni settore della vita umana: le aziende, le famiglie, la politica, ecc.
Quale
azienda non vuole fare innovazione oggi? Trovatemi una cantina che non
cerca di fare il vino più buono ma si accontenta di come viene.
La
politica ha il compito di creare le condizioni affinché i processi
innovativi coinvolgano tutti e non sperare che una congiuntura positiva
porti sul territorio una azienda che, presumibilmente, fa innovazione.
Noi
professionisti e le aziende abbiamo il compito di cercare sempre il
massimo delle potenzialità. La politica ha il compito di governare
questi processi con proposte e soprattutto consapevolezza e non ricordarci sempre che senza innovazione finiremo male.
Mi viene in mente un famosissimo film di Benigni e Troisi di cui prendo in prestito e modifico liberamente una battuta:
– Ricordati che devi innovarti !!! –
– Come!? –
– Ricordati che devi innovarti !!!!! –
– umhh va bene… –
– Ricordati che devi INNOVARTI!!!!!!!!!!!-
– Si, si, va beh, mo me lo segno, non vi preoccupate.
PS:
dopo la citazione mi è venuta voglia di rivedere questa pillola
indimenticabile di cinema (innovativo) italiano e per fortuna YouTube
non tradisce mai.
Eccovi il filmato.