Paolo Gentiloni risponde online

Anti Digital Divide aveva pubblicato una lettera aperta nella quale si chiedevano interventi urgenti in materia di mercato delle telecomunicazioni. La lettera, ripresa anche dal blog di Beppe Grillo ha fatto il giro della rete in poche ore ed il Ministro delle Comunicazioni ha deciso di intervenire direttamente online sul suo blog

Una bella iniziativa del ministro che stupisce per la rapidità della risposta e per la volontà di mantenere online e aggiornato il suo blog.

Una nota sull’argomento posto da ADD. Non è male l’idea di scorporare Telecom Italia in due aziende, l’una per la gestione delle reti e l’altra per la vendita dei servizi.
Mi ero chiesto più volte come potesse fare un’azienda che di fatto è monopolista a concedere ad altri la possibilità di approfittare del mercato erodendo il proprio potere commerciale…
Si, lo so, c’è una precisa legge e organismi di controllo, ma in ogni caso mi è sempre sembrata un’anomalia.
Questa soluzione non mi sembra affatto una fesseria.

Certo, in Italia abbiamo un altro esempio del genere, che di certo non ha prodotto grandi risultati: RFI è il gestore delle linee ferrovierie e Trenitalia il vettore per i trasporti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Speriamo che quando di mezzo ci saranno, forse, i fili e i dati, le cose saranno un po’ diverse di quando ci sono di mezzo i binari e i treni.

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Il miraggio dell’ADSL

Voglio segnalarvi questo post sul blog di Beppe Grillo sulla spinosa questione dell’ADSL.

Ricordo che anche dalle nostre parti la situazione è davvero disastrosa. Già dall’estate scorsa in un meeting a Montegabbione (leggi l’articolo di orvietonews.it) la situazione era chiara: l’ADSL via cavo dove non c’è non ci sarà!

Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito ad altri miraggi a partire dal wireless della FinPresto di Fabro, per finire con il TETRA-WIMAX

Speriamo che prima o poi qualcuno sia in grado di trasformare il miraggio in oasi…

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5000 auto a Porta Romana e 200 al Campo Boario… riflettiamo…

Altra Città in merito alla viabilità cittadina. Premesso che le proposte mi sembrano in larga parte condivisibili, vorrei portare all’attenzione l’argomento “Parcheggio di Campo Boario”, con alcune considerazioni che faccio quasi tutte le mattine parcheggiando proprio lì (sono abbonato).

Parcheggio mattina e sera a Campo Boario e quindi faccio il percorso con le scale mobili perlomeno quattro volte al giorno (in orari a volte molto diversi). A volte prendo pure l’ascensore, ma il discorso non cambia.
Percorrendo quel bellissimo tratto sotterraneo ogni giorno faccio la medesima considerazione: sono solo!!!

Come mai quell’enorme struttura è sempre vuota? Magari è la mia sensazione, magari non è così. Ma facciamo una piccola analisi e due conti.

Il percorso meccanizzato unisce il parcheggione al centro storico. Non viene quindi utilizzato da nessun altro avventore se non da coloro che parcheggiano (lasciamo perdere qualche autobus turistico che a volte può essere dirottato li).
Il parcheggio mi sembra di ricordare che contiene circa 600 posti auto, 300 al piano superiore e 300 al piano inferiore.
Al piano superiore ci sono tutti abbonati, quasi 300, perché ricordo perfettamente che quando ho sottoscritto l’abbonamento me lo ha confermato l’addetto al parcheggio. Come dicevo parcheggio lì tutti i giorni e quindi posso testimoniare che alcune autovetture stanno lì per periodi molto lunghi senza che nessuno le prenda.
Al piano inferiore invece ci sono le soste normali. Ricordo da quando non ero abbonato (e quindi andavo al piano inferiore) che le auto in sosta non occupano mai più del 30/40% dei posti disponibili, fatto eccezione ovviamente per le feste.

Quindi, se al primo piano ci sono 300 automobili di cui molte per sosta prolungata al secondo si e no 150, quante persone ci sono in media ogni giorno che sfruttano l’intera struttura (e quindi parcheggiano e percorrono le scale mobili)?

300? 400? Ma per stare larghi diciamo 800 (numero secondo me molto superiore al reale).

Se consideriamo l’utilizzo della struttura per 12 ore (720 minuti) scopriamo che al massimo c’è la possibilità di avere un utente al minuto.

E se consideriamo il fatto che perlomeno il 50% degli avventori preferisce l’ascensore, scopriamo che per le scale mobili al massimo abbiamo un utente ogni due minuti.

Quando ci passo sono solo!

Ho ragione, non è la mia sensazione. Dovrei fermarmi ed aspettare un quarto d’ora per avere la fortuna di incontrare 4 o 5 compagni di viaggio. Questa che vedo è la massima utilizzazione attuale della struttura!!

Non so a voi, ma a me sembra un po’ poco.
E allora mi chiedo: ma abbiamo fatto tutto questo lavoro (distruggendo pure la naturale formazione del Campo Boario) per ricavare 400 posti auto e far transitare 400 persone al giorno?

E per quale motivo si dovrebbe lasciare così sottoutilizzata una struttura che non oso pensare quanto sia costata? E non voglio neanche pensare ai costi di gestione…

Perché non provare a sfruttare quel luogo al massimo delle sue potenzialità? Ricordo anche che esiste un piano superiore all’aperto che potrebbe contenere altre 300 o forse più automobili.

Perché non provare a pensare ad una sosta mista, un po’ a pagamento un po’ libera che incentivi gli automobilisti a fermarsi in quel parcheggio anziché farli salire in via Garibaldi, via Alberici, P.zza del Duomo alla ricerca della solita sosta selvaggia (tanto la multa non me la fanno che i vigili sono a corto di personale)?

Per esempio si potrebbero continuare a vendere gli abbonamenti per le lunghe soste (come il mio, per esempio) e lasciare libera la sosta breve, si potrebbe lasciare a pagamento i piani sotterranei (che in fondo sono un bel parcheggio coperto) e lasciare libero il piano scoperto, insomma, qualcosa si potrebbe fare.

Senza considerare il fatto che se da quelle parti ci passassero diverse centinaia di persone al giorno si potrebbe anche concedere una licenza per un’edicola, un bar, che magari potrebbe alleviare il costo del personale di sorveglianza della struttura.

Va be, basta, magari la mia riflessione non è niente di nuovo ed è gia stata fatta da qualcuno e non è stata presa in considerazione perché nasconde degli interrogativi che non mi sono venuti in mente…

Però una cosa è certa, quando percorro le scale mobili sono solo

PS: vedete, le mia riflessione, come insegna il web, è free, senza costi di realizzazione né di gestione.

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La libertà è…

Riprendo un articolo sul blog “Colore Rosso – di Miriam Bertoli“.
Lo sdegno è per i pubblicitari che hanno utilizzato una canzone di Giorgio Gaber per pubblicizzare un marchio. Il post mi ha colpito perché la canzone citata è proprio “La Libertà”, quella stessa canzone che ho citato anche io qualche giorno fa in un post per sottolineare l’importanza e la penetrazione dei blog.

La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.

Lo spot chiude dicendo che la libertà è Piaggio!!!

Sottoscrivo pienamente la riflessione di Miriam: ma un po’ di rispetto!!! ]]>