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che Fausto Galanello è il nuovo presidente del consorzio Crescendo. Mi
piacerebbe rivolgergli una domanda, che poi è anche una considerazione.
Ricordo che un paio di anni fa ebbi un incontro con l’ex presidente del Consorzio Marco Marino. Ero alla ricerca di nuovi locali per la mia azienda e Marco mi portò nella zona industriale di Bardano a vedere i locali gestiti dal Consorzio.
Ricordo che non si giunse a nessun accordo perché quei locali erano enormi per un’azienda come la nostra. Alcuni immobili da 600 metri quadrati ed altri addirittura da 2.000m2 con dei soffitti di oltre 8 metri.
Mi stupii perché seppi che quell’immenso immobile sarebbe stato destinato alla cosiddetta “new economy” e non ad attività artigianali. Mi sono stupito perché al di là del fatto che alcune aziende di questo settore si trovino fisicamente in capannoni, non è affatto detto che tutti abbiano bisogno di grandi spazi. La new-economy, quando per esempio lavora sui software può avere bisogno anche di pochissimi spazi.
Mi chiedo ancora che fine abbiano fatto quei grandi locali.
E soprattutto mi interesserebbe sapere se nelle nuove linee di sviluppo si terrà conto che la tanto famigerata “new economy” (verso cui mi sembra si rivolgano le preferenziali strategie di sviluppo di questa città) non può essere soltanto il miraggio del call-center strappato ad una location romana o milanese, ma una realtà molto più complessa e articolata, che forse, all’insaputa di molti amministratori, sta già transitando sotto e sopra la rupe.
Devo dire che in questi ultimi anni i processi di sviluppo locale si è un po’ arenato. Basti pensare che oltre la metà della popolazione del comprensorio non è raggiunta dalla rete ADSL (neanche i locali di cui sopra, se non vado errato), e che le tanto attese aziende del settore non hanno scelto affatto Orvieto come meta. Anzi, il marchio ITELCO che era sinonimo di Tecnologia e Avanguadia nel mondo, ha fatto la fine che ha fatto.
Caro Fausto, non mi aspetto che le risposte siano semplici. Non è semplice niente in questa vita. Però, per esempio, mi aspetterei che rispondessi a questo post, tanto per segnare un punto simbolico di innovazione. Per dire che chi governerà il processo di sviluppo di un territorio è attento ad ogni forma di comunicazione che su quel territorio transita.
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